
FLOCCARI-DEL NERI, TUFFO NEL PASSATO
Cinque gol in tredici gare nella stagione, tredici in trenta nell’anno solare. E domenica sera un incrocio speciale. L’attaccante, esploso a Bergamo, ritrova il suo maestro che lo consigliava anche a Lippi. Anche Giordano, che lo ebbe nel Messina, ne è rimasto stregato «Pochi centravanti hanno la sua tecnica», con i siciliani segnò i suoi primi due gol in serie A proprio alla Signora: e due volte Buffon dovette piegarsi.
Dicono: la Lazio con Ibrahimovic sarebbe da scudetto. Vero, anzi probabile, anche se per sostenere la squadra biancoceleste lo svedese dovrebbe snaturarsi e giocare per gli altri. Il sogno non confessato di Reja è provare a lottare per il titolo sino alle ultime giornate di campionato con i gol di Floccari, cinque in tredici partite in questa stagione, tredici in trenta nel 2010, ovvero da quando Lotito lo ha acquistato dal Genoa. C’è un altro esame di maturità da superare, forse l’ultimo prima di consegnare alla Lazio l’etichetta di antagonista principale del Milan. C’è il confronto con la Juventus, terza in classifica a tre punti di ritardo dalla banda Reja. Bonucci e Chiellini si scaldano per provare a fermare Floccari, il regista offensivo che fa salire la squadra e favorisce gli inserimenti di Hernanes, Mauri e Zarate. MERITI -Provate a chiedere a Del Neri cosa pensa del centravanti calabrese. Già due anni fa, quando allenava l’Atalanta, lo segnalava per la nazionale.«Le scelte di Lippi sono rispettabili, davanti ha una scelta molto ampia. Non sono d’accordo con lui però quando dice che Floccari deve dimostrare di essere da Nazionale. Floccari non deve dimostrare niente a nessuno: per me è già un giocatore degno della maglia azzurra, ha fatto vedere grandi cose. Se merita va in Nazionale, altrimenti resta a casa. Ma avrà la sua chance, deve solo aspettare»raccontava il tecnico di Aquilea nel febbraio 2009. Domenica Sergio Floccari ritroverà il suo antico maestro all’Olimpico di Torino. Del Neri è l’allenatore che gli ha permesso di esplodere all’Atalanta, realizzando 20 gol in due campionati. INTRECCIO -La Lazio nel destino, la Juve per diventare grandi. Ci sono tanti intrecci nella storia di Sergio Floccari, che all’epoca del settore giovanile a Nicotera e poi a Catanzaro giocava mezz’ala.«Pochi centravanti possiedono le sue doti tecniche»la testimonianzarecente di Bruno Giordano, che di attaccanti se ne intende e che l’aveva allenato a Messina. Floccari planò sullo Stretto nel gennaio 2006, era stato acquistato in comproprietà da Messina e Atalanta. L’esordio in serie A il 18 gennaio al San Filippo proprio contro la Lazio, entrando nell’ultimo quarto d’ora per sostituire Di Napoli. Impiegò poche settimane Sergio per diventare titolare e un mese dopo, il 18 febbraio 2006, segnò i suoi primi due gol in serie A. Messina-Juventus 2-2 con due perle di Floccari e solo una (udite udite) di Ibrahimovic. Era la Juve di Capello e di Cannavaro, pochi mesi prima del Mondiale. Primo gol di Sergio battendo di destro Buffon in uscita sul passaggio in profondità di Donati. Rimonta Juve e pareggio a 4’ dalla fine con un’altra prodezza da vero bomber: punizione di Sullo dalla sinistra, incornata di Floccari, saltato più in alto di Vieira per colpire di testa e affondare Buffon. BERGAMO -A fine campionato il Messina lo riscattò alle buste acquistandolo per un milione e venti mila euro per soffiarlo al club bergamasco. Nel luglio 2007 viaggio al contrario, l’Atalanta se lo riprese, pagandolo due milioni di euro più Stendardo junior. Ancora la Lazio nel destino, perché il ds dell’Atalanta era diventato Carlo Osti, che aveva appena lasciato Formello. E la fortuna di trovare Luigi Del Neri in panchina. La concorrenza di Zampagna superata in fretta, un posto da titolare come prima punta per favorire i blitz di Doni. Ora Reja lo fa giocare nello stesso modo e se lo coccola.«E’ il mio regista offensivo. Può fare tutto, la prima e la seconda punta, me lo diceva Del Neri»ha raccontato qualche settimana fa. Può fare tutto Sergio. Lippi non se n’era accorto. Prandelli sì. E in azzurro l’ha già convocato. Fonte: Corriere dello Sport
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